lunes, febrero 04, 2008

[discriminados] A nuestros lectores: Hebe de Bonafini y la Universidad de Bologna



A nuestros lectores: Hebe de Bonafini y la Universidad de Bologna

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Bonafini-Bologna

Nuestra amiga y colaboradora en Italia, la Profesora Blanca Brinceno tuvo a bien traducir al italiano el editorial de Susana Sechi "Las Mercaderes en el Templo", referido al abominable homenaje brindado a las Madres de Plaza de Mayo por la Universidad de Bologna. Lectortes de La Historia Paralela en la península lo han reenviado a las autoridades de esa casa de estudio, centros académicos y a los diferentes medios de prensa italianos.

Hoy publicamos esa versión en nuestro portal para que quienes tengan contactos en Italia puedan reenviarla para que llegue al mayor número de personas posibles y se conozca quien es realmente Hebe de Bonafini

Para quienes quieran hacer llegar sus opiniones al Rector de la Universidad de Bologna, pueden hacerlo a la siguiente dirección: segrettore@unibo.it

"LE MERCANTI NEL TEMPLO"

La prestigiosa Università di Bologna insignirà con la "laurea honoris causa" l'ambasciatore del terrorismo internazionale, sig.a Hebe de Bonafini, (che gode in pieno dell'immunità parlamentare) e un selezionato gruppo delle sue collaboratrici, onde riconoscere la sua instancabile attività a favore dei diritti umani, che realizza dall'organizzazione di cui è presidente, "las Madres de Plaza de Mayo".

Questa decisione ci risulta oggi più che incomprensibile, in quanto la signora su nominata si è specializzata esclusivamente a tutelare i diritti dei terroristi e dei delinquenti, considerati nemici dell'umanità.

Hebe de Bonafini ha un suo modo molto particolare di esprimere il suo amore per i suoi congeneri, raccontiamo certune di queste modalità, per chi non la conoscessi fuori dall'Argentina: Alla morte di Sua Santità Juan Pablo II, lo ha maledetto pubblicamente e gli ha augurato la sua putrefazione all'inferno ("que se pudra en el Infierno"). Questo non è niente, il suo momento di gloria e di fama internazionale fu quando fece un brindisi pubblico, rallegrandosi per l'attentato alle Torri Gemelle, adducendo che "le vittime erano nordamericani ricchi" (sic!).

La sua rivendicazione della narco-guerriglia delle FARC è più recente. Secondo lei, le FARC non costituiscono una organizzazione terroristica; anzi, ne profittò di questa occasione per qualificare il Presidente della Colombia, Dott. Alvaro Uribe di essere sia un genocida che il "responsabile del plagio dei giovani idealisti colombiani", attivisti questi che sono stati condannati dalla giustizia colombiana per delitti di lesa umanità.

L'ampio spirito di Bonafini gli permette di mantenere eccellenti rapporti con il noto movimento ETA della Spagna, al quale considera un movimento indipendentista che lotta por la libertà de Euskal Herría. E' bene sottolineare che molti dei membri di questa organizzazione, ai quali l'Argentina ha concesso asilo politico, sono ricercati dal governo spagnolo; nonostante tutto, oggi ricoprono incarichi come docenti della Università "de las Madres" a cui lei fa capo. Inoltre, questa sig.a difende a tutta forza il regime iraniano ed in maniera molto speciale al suo Presidente Mahmud Ahmadinejad, organizzando manifestazioni de sostegno per le strade di Buenos Aires.

Ieri però, realizzò la sua più recente prodezza-confermando così la famosa conclusione a cui era approdato il generale Peròn quando definiva "la viscera più sensibile degli argentini: La propria tasca"- Donna Hebe, accecata dalla rabbia perché il governo argentino non le aveva consegnato un milione di dollari dei soldi pubblici alla sua Fondazione (una impresa immobiliari ed edilizia "sui generis", occupò, assieme alle sue compagne di rotta la Cattedrale Metropolitana in ciò che definì "un atto di protesta e di digiuno". In questa occasione, Bonafini dimostrò di essere, ancora una volta, una donna di grandi risorse. Siccome i bagni erano chiusi, immediatamente ne improvvisò uno dietro l'altare maggiore del tempio, dimostrando così la sua sensibilità. (I fedeli dovrebbero essere riconoscenti che non gli venne in mente di occupare l'ingresso oppure la parte superiore di questo altare onde espletare i loro bisogni fisiologici).

Le mercantesse non solo non si sono fatte scrupoli per utilizzare il tempio come un meccanismo di estorsione, bensì hanno sfidato e insultato i fedeli con il loro barbarico modo di procedere, pur di avere i tanto desiderati denari..

E' bene dire che in questo Tempio riposano i resti mortali del Libertador.

Dopo lo scandalo, la Bonafini si è ritirata dalla Cattedrale, molto compiaciuta per essere riuscita, così velocemente, ad ottenere il milione di dollari. Questa è però una delle tante quote parti assegnate dal governo di Kirchner per il fiorente affare dello scambio di abitazioni per l'addottrinamento rivoluzionario che questa università "de Las Madres" svolge.

Se in questo paese esistesse il rigore intellettuale a cui fa appello la presidente, le farisee sarebbero state sloggiate e portate davanti alla Giustizia per occupazione del Tempio Maggiore degli argentini, aggravata ancora la situazione per aver trasformato un luogo di culto in un gabinetto pubblico.

Invece, Hebe de Bonafini gode di impunità; è stata dichiarata "Madre de la Patria" dalla Cristina Kirchner, e così, nessun magistrato può permettersi di prendere le carte in mano, benché la gravità dei fatti non si possa negare. Queste intoccabili signore dei fazzoletti bianchi godono di molti privilegi concessi a loro dal matrimonio che esercita oggi un potere assoluto.

Chissà se le Madri valutano ora la possibilità di come incorporare "la Catedral Metropolitana" al proprio patrimonio immobiliare, patrimonio che ha per origine beni di cui si sono impossessate, come alberghi, gallerie emblematiche, terreni pubblici e unità militari dismesse per quest'ultima funzione.

Difficilmente gli argentini potranno capire questo strano omaggio che l'Università di Bologna concede, e che conceda titoli "honoris causa" dove oggi la causa non c'è e tanto meno l'onore di coloro che saranno insignite di essi. Tanto meno sono disposti gli argentini ad essere identificati con questa Madre di tutti gli odi come lo è oggi Hebe Bonafini.

Autor: Susana Sechi
Directora de La Historia Paralela
Traduzione: Prof. Blanca Briceno
http://www.lahistoriaparalela.com.ar

Versión en español: Las Mercaderes en el Templo

Fuente: Redacción LHP


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